Laboratorio Teatrale condotto da Michele Schiano di Cola

Per il secondo anno consecutivo, prosegue STUDIO PER ATTORI a cura di Vernicefresca Teatro

Dal 24 al 31 gennaio 2020
Laboratorio Teatrale condotto da Michele Schiano di Cola
dalle ore 10 alle ore 19
presso la sala di Coffee Brecht in via Nilo 20, Napoli

Di seguito in dettaglio il calendario delle lezioni

Studio per attori è un’iniziativa che rientra nel Progetto Irpinarte – vincitore del bando Funder35, finanziato dalla Fondazione Cariplo, e Fondazione con il sud

Per info: +39 351 190 0787 – info@vernicefrescateatro.it
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– Per iscriversi al laboratorio è necessario inviare una mail con curriculum e 2 foto a: info@vernicefrescateatro.itENTRO il 18 GENNAIO 2020
– Il materiale verrà inoltrato agli attori selezionati

Il contributo per accedere al laboratorio è di 60,00 euro

Il corso parte da una premessa essenziale: per un teatro di relazione.
L’indagine che interessa affrontare in questo percorso, verte sullo scardinamento dei principi che fondano un teatro di rappresentazione, il cui fulcro è la descrizione del testo, delle sue dinamiche, dei suoi personaggi. L’attore finisce, in questo contesto, per indicare gli stati d’animo e i pensieri e le emozioni dei personaggi, per descriverli, e per riferire le parole del testo; ne consegue un appiattimento dei personaggi ad una sciocca bidimensionalità; e vittima di una preesistente idea registica, l’attore castra la propria creatività per approcciarsi con pregiudizio al lavoro, diventando un esecutore. Pertanto,  oggetto del corso sarà indagare l’umano, nelle sue contraddizioni e fragilità.L’interesse sarà dunque concentrato sulla persona! In un teatro di relazione, il centro è l’attore. L’attore scevro dai pregiudizi, libero dai pudori, idiota nell’incarnare la propria umanità. Insomma l’attore che, mette a disposizione il proprio corpo, le proprie sensazioni, le proprie emozioni, i propri pensieri; in una parola la propria vita, lasciandosi attraversare dal testo, lasciandosi vivere dal testo. Principio fondante di un teatro di relazione è l’ascolto. L’ascolto è una condizione di apertura, necessaria, per lasciarsi suonare dal testo, dal proprio compagno di scena, da se stessi. Ponendosi in una condizione di ascolto, l’attore può digerire le parole del testo, assimilarne le dinamiche, viverne gli stati d’animo, i flussi di pensiero e le sensazione, e restituirle in maniera organica e con verità alla scena; compiendo attraverso la propria compromissione psico-emotiva, attivata attraverso l’altro il miracolo dell’ hic et nunc. Solo se l’attore è qui ed ora può fare accadere, può essere e non rappresentare . L’accadimento è l’altro principio fondante di un teatro di relazione; un teatro il cui centro è l’attore (actor-oris, der.. di agere: agire).

I CONTENUTI >Vittima e carnefice.
Morbosità, perversione, dipendenza e potere nel gioco delle relazioni umane.

GLI OBIETTIVI> Indagare se stessi attraverso il testo.
Per restituire un testo , non è sufficiente riferirlo. Bisogna incarnarlo. Indagare sulla complessità e sulla fragilità delle relazioni presenti in un testo, significa scavare dentro se stessi, e vomitare fuori, senza giudizio ogni singolo frammento della propria persona. Significa ascoltare l’altro ed essere permeabili all’altro, ossia mutare se stessi, attraverso l’altro, per raggiungere l’altro da-sè

LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO > indagare il testo attraverso se stessi.

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