“Non devi aver paura l’isola è piena di rumori, suoni e dolci arie che danno piacere e non fanno male. A volte sento mille strumenti vibrare e mormorarmi alle orecchie, e a volte voci che, pur se mi sono svegliato, dopo un lungo sonno, mi fanno addormentare di nuovo. E poi, sognando, vedevo spalancarsi le nuvole e apparire ricchezze pronte a cadere su di me, così, svegliandomi, piangevo per sognare ancora”
È da queste parole di Calibano che muove i suoi passi la nostra tempesta, tutta da ascoltare, col cuore spalancato e la mente pronta a sognare quello che non vendiamo ma che forte riusciamo a sentire.
Una musica che scaccia il silenzio e conduce la Tempesta dentro le nostre orecchie.
Perchè la tempesta non appartiene solo al mare, ma a tutti gli abitanti dell’isola di Prospero. Tempestoso è il suo potere. Tempestoso è il viaggio di Ferdinando per giungere all’amore mai provato prima. Tempestoso è il temperamento di Calibano e di Ariel. Tempestoso è tutto il mondo, fuori e dentro l’isola, con i suoi giochi d’amore e potere nel loro ripetersi.
E allora la corda che delimita lo spazio scenico può essere oltrepassata, la quarta parete si può rompere e la narrazione col pubblico diventa più immediata. E le domande dei personaggi diventano le domande del pubblico, cosa faremmo noi se…
Prospero, Miranda, Ariel, Ferdinando, Calibano e tutti gli altri guidano lo spettatore in questo adattamento che non tradisce il linguaggio del bardo londinese e che cerca di rispettarne parole e significati. La narrazione è quasi sempre accompagnata dalla musica: quella prodotta dai diversi strumenti suonati in scena, ma anche quella generata dalla voce umana, dal canto, dal respiro.
Ideazione, regia e adattamento: Rossella Massari
Attori: Francesca Niespolo, Arianna Ricciardi
Disegno luci, Oggetti di scena: Rossella Massari
Durata: 60 minuti
Montaggio e smontaggio: rapidi
Spazio tecnico: 6×4 metri
Esigenze tecniche: da concordare
Tecniche usate: Teatro d’attore, Teatro di figura, Musiche dal vivo
NO NATALE NO
è prima di tutto una storia d’amore ritrovato.
Il personaggio del Grich, che tutti conosciamo ideato da Dr. Seuss, odia il natale per il fracasso e il troppo amore.
Scrooge è invece il protagonista de “il canto di natale” di Charles Dickens, un uomo che muove le mani unicamente per adunghiare, spremere, torcere e scuoiare dice l’autore. Anche Scrooge odia il natale, ma per un motivo diverso dal Grinch, sette anni prima, la notte di natale il suo migliore amico Marley morì lasciandolo solo.
EMME.RU di NONATALENO prende ispirazione da questi due personaggi. Un adulto che ha dimenticato come si ama, non ha nessuno con cui ridere e scherzare, nessuno che gli ricordi quanto è bello stare insieme. E con il tempo questa mancanza di amore lo ha reso triste, arrabbiato, avido e dispettoso!
Passa il tempo a lamentarsi e a inventare nuove strategie per rovinare il natale che verrà, perché se lui non può più festeggiarlo, neanche gli altri devono farlo.
La realtà è che EMME.RU non ha mai avuto qualcuno con cui festeggiare il Natale. Mai un amico con cui scambiare un regalo. Non conosce il Natale! Ma grazie alle storie raccolte dalla sua famiglia in anni e anni di sabotaggi, EMME.RU riscoprirà per la prima volta, dopo anni un sentimento dimenticato: l’amore.
È una storia per conoscere altri luoghi.
Attraverso il racconto il nostro protagonista attraverserà le case del mondo, scoprendo nuove tradizioni e strambe usanze legate al giorno di natale.
Capirà che ogni luogo è legato a delle tradizioni, tutte diverse che il natale non sono solo i regali sotto l’albero o le luci dei pini. Che ci sono mille modi di vivere questa festività tanto attesa e amata da tutti. Natali d’altri tempi e d’altri luoghi.
per arrivare alla consapevolezza che la nostra identità non risieda nelle origini, perché ogni volta che il nostro sguardo si spinge lontano, verso l’inizio delle cose – una cultura, una civiltà, un’etnia, una lingua, un costume, un rito, una pietanza… – scopriamo che vi è sempre qualcun altro.
“A tutti i Nonsochi, giù a Chinonsò, piaceva il Natale un bel po’…
ma al Grinch, che viveva appena a nord di Chinonsò, proprio NO! Il Grinch odiava il Natale! E del Natale odiava l’intera stagione! Ora, non chiedete il perché. Nessuno ne conosce la ragione. Può darsi fosse perché la testa al collo non era ben avvitata. O forse la scarpa al piede non era ben adattata. Io credo, però, che il motivo corretto sia che avesse il cuore di due taglie troppo stretto.”– Il Grinch” di Dr. Seuss
Dicembre è alle porte e nella città di NonSoDove è arrivata una notizia! una notizia sul giornale! Quest’anno: niente Natale.
Troppi natali ha rovinato, EMME.RU che disastro hai combinato! Tutto è perduto nessuno in casa a festeggiare, il natale è sparito, se lo si vuole ritrovare qualcosa di nuovo si dovrà aspettare…
EMME.RU è il protagonista della nostra storia, odia il natale perché ha il cuore di due taglie troppo stretto. È così ossessionato dal Natale che alla notizia di non poterlo più sabotare nella città di NonSoDove, è costretto a escogitare nuovi piani.
“Idea! se a NonSoDove il natale non si festeggerà, andrò a rovinarlo in un’altra città!”
Così EMME.RU scovando tra libri, racconti, leggende e tradizioni contenute negli archivi della sua famiglia (la più grande sabotatrice dei Natali) scoprirà di posti nuovi e di tanti diversi modi di festeggiare il Natale. Viaggerà alla ricerca di regali da rubare e cenoni da rovinare. Ma questo viaggiare permetterà a EMME.RU di scoprire qualcosa… Chi aiuterà EMME.RU a far crescere il suo cuore di due taglie?
Titolo: NO NATALE NO
Testo e regia di: Arianna Ricciardi liberamente ispirato da “Canto di natale” di Charles Dickens e “Il Grinch” di Dr. Seuss
Con: Rossella Massari
Durata: 45 min
Scenografia: Arianna Ricciardi
Aiuto scenografo: Gianni Spagnuolo
Costumi: Ornella Petillo
Produzione: L.S.D’Arte
Montaggio e smontaggio: 30 min.
Spazio tecnico: 4×5 metri
Tecniche usate: Teatro di narrazione e d’attore
Utenza: dai 4 agli 8 anni
Sede Operativa Napoli
Via Nilo, 20
Vicoletto 2 Santa Maria ad Agnone
Sede Operativa Avellino
Via Partenio, 27-29
Sede Legale
Mercogliano
Via Orti, 3
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